Lezione 2 - Alleniamo l'orecchio (ovvero come ti procuro un'acufene)

Come promesso, in questo articolo, ci occupiamo di affinare l’orecchio musicale. Se vi siete persi il primo articolo ecco il link per leggerlo: Perché la mia chitarra suona male?!.
Spesso è necessario riconoscere l’altezza di una nota rispetto ad un’altra, specialmente quando stiamo accordando la chitarra.


Molte persone hanno questa capacità innata, altre fanno estremamente fatica a riconoscere la differenza tra due o più note. Per non parlare dell’orecchio assoluto, che si può acquisire con l’allenamento ma che, a mio parere, è abbastanza inutile.
Cominciamo con il riconoscimento di base, le ottave.
Azz! Cominciamo con le robe complicate?! Che palle…!
Ma no ragazzi… E’ divertente, fidatevi. Cos è un’ottava? Diciamo che rappresenta la distanza che insiste tra una nota qualsiasi e la sua corrispondente più acuta (o più grave) successiva (es. Do e Do più acuto successivo). Si veda il seguente schema sulla tastiera del pianoforte:


Come vedete si ripete la sequenza DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI più volte (su diverse ottave). Si chiama ottava perché, ovviamente, la distanza è formata da otto note.
Esistono spiegazioni molto dettagliate sul perché ci sono le ottave in natura. Qui, sbrigativamente, vi dico che la frequenza vibratoria di una nota è esattamente la metà della sua corrispondente nella sua ottava successiva. Non vi dico altro perché bisogna tirare in ballo la Fisica. Se vi piace approfondire consiglio di leggere “L’istinto musicale. Come e perché abbiamo la musica dentro” di Philip Ball.
Andiamo avanti!
E sulla chitarra?!
Sulla chitarra abbiamo quasi due ottave su ogni corda. Provate per esempio a contare dal MI basso (6° corda) suonata a vuoto, secondo le regole spiegate nell’articolo precedente, quanti tasti abbiamo, in sequenza, prima di raggiungere l’ottava successiva. Come riconoscere il MI successivo? Bhè… Diciamo che gli strumenti li avete già. Potete usare lo schema nell’articolo precedente o provare “a orecchio”. Riporto qui sotto lo schema:


Si vede chiaramete qual’è il tasto. E, anche sulla vostra chitarra, troverete due cerchietti al… 12° tasto!
La cosa importante è che cominciate ad abituare l’orecchio a riconoscere le note. L’esercizio sarà questo:
  1. Suonate la 6° corda (MI grave) a vuoto e raggiungete il MI all’ottava successiva premendo tasto dopo tasto pizzicando la corda stessa con la mano destra. Per ora non importa come la pizzicate, usate un dito o il plettro, basta che la facciate suonare. Nel prossimo articolo, prima di accordare la chitarra, vedremo come impostare correttamente tutte le mani (e quante ne ho?!).
  2. Suonate la 6° corda a vuoto e subito dopo premendo il 12° tasto. Ascoltate attentamente il suono che ne scaturisce. La nota sarà la stessa, MI: una più grave, l’altra più acuta.
  3. Quasi inutile dire che il meccanismo si ripete su tutte le altre corde. Fate i primi due esercizi sulle altre corde e ascoltatene il suono.
Nel prossimo articolo tratteremo la POSTURA. Prima di iniziare ad accordare la chitarra, infatti, è necessario capire come tenerla, come posizionare la mano sinistra per premere i tasti e come tenere il plettro con la mano destra.
A presto!



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